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Il piano cottura ad INDUZIONE

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Come funziona il piano cottura ad INDUZIONE, tutti i pro e i contro, i consumi, quale scegliere … Sono tutti gli argomenti che tratteremo in questo articolo.

Negli ultimi anni infatti sta diventando sempre più abituale pensare di inserire un piano cottura ad induzione quando decidiamo di acquistare una nuova cucina. Ma ancora molte persone non conoscono i vari aspetti di questo nuovo strumento tecnologico. Proviamo qui a chiarire un po’ di dubbi.

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Come funziona il piano cottura ad induzione

Il piano cottura ad induzione è un piano formato da una lastra in vetroceramica sotto alla quale sono posizionate delle bobine alimentate ad energia elettrica.  Quando si “accende”, le bobine generano un campo elettromagnetico che scalda direttamente e solo il fondo metallico di una pentola con fondo ferroso. In questo sistema quindi il calore, e di conseguenza la capacità di cuocere i cibi, si crea dal contatto tra il piano vero e proprio e le pentole su di esso posizionate. Il tipo di pentole utilizzate è perciò fondamentale per poter far funzionare il piano ad induzione.

Sul piano ad induzione si attiveranno più “zone” di cottura in relazione alle diverse pentole che vengono collocate sullo stesso. In questo senso, ci sono sostanzialmente due tipi principali di piani ad induzione: quelli con quattro zone ben precise corrispondenti ad altrettante pentole e quelle in cui le zone di cottura possono avere dimensione variabile che si adatta alla grandezza e alla forma della pentola.

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Quale pentole utilizzare con il piano cottura ad induzione

Non vanno bene tutte le pentole a cui possiamo essere normalmente abituati e che abbiamo a casa, ma devono essere impiegate solo pentole e padelle con fondo perfettamente piatto e realizzato in materiale ferroso (ferro e acciaio). Non si possono usare stoviglie con fondo in rame, in vetro, in ceramica, in alluminio, in pietra, ecc…  perché diversamente non si verrà a creare questo campo elettromagnetico. L’importante è, lo ripetiamo, il fondo, ma la pentola può poi essere “rifinita” in modo differente: non immaginarti le vecchie padelle di ferro! In commercio oggi si trovano tantissime varianti diverse di pentole adatte, che abbinano un fondo ferroso a finiture antiaderenti, in pietra, in rame, ecc… Inoltre consigliamo pentole con un fondo piuttosto spesso, perchè un fondo sottile si deforma facilmente al calore, perdendo così in breve tempo la sua capacità di essere perfettamente complanare. Se le pentole che acquistate hanno questo simbolo potete essere tranquilli.

Come fare a capire se le pentole che abbiamo in casa possono essere impiegate su un piano ad induzione? Ci sono due semplici modi. Il primo consiste nel verificare con una calamita se si attacca in modo stabile al fondo: se questo avviene la pentola è adatta. Il secondo è quello di appoggiare una pentola sul piano con dentro un po’ di acqua: se il led del display comincia a lampeggiare significa che la pentola non è adatta a l’induzione.

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Estetica del piano cottura ad induzione

 Il piano ad induzione ha una aspetto molto tecnologico, essenziale, minimalista. E’ per questo sicuramente adatto allo stile di molte delle attuali cucine moderne, di cui diventa non solo parte integrante ma molto spesso protagonista in piani di lavoro ad alto contenuto tecnologico. Il piano si presenta come una lastra lucida, di forma geometrica netta, molto spesso di colore nero (ma c’è anche in bianco), con serigrafie (disegni) che definiscono ed evidenziano le diverse zone di cottura. Lo spessore è minimo. 

 

Caratteristiche, prestazioni e vantaggi del piano cottura ad induzione

CONSUMI. Un piano cottura ad induzione è conveniente, in linea teorica e generale, perchè l’energia prodotta viene interamente utilizzata per riscaldare la pentola, Non disperdo calore nell’aria o nelle zone circostante alla pentola, perciò ho zero sprechi. E’ stato calcolato che nel caso dei piani cottura a induzione si ha un’efficienza del 90% mentre nei piani cottura a gas del 40%. E’ chiaro che molto dipende dalla tariffa che abbiamo per l’energia elettrica rispetto a quella per il gas. Il piano ad induzione è particolarmente conveniente per chi ha sistemi di autoproduzione dell’energia elettrica, come i pannelli solari.

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POTENZA NECESSARIA. La potenza impiegata durante l’utilizzazione del piano cottura ad induzione varia, innanzitutto, in relazione al modello acquistato, e poi, naturalmente, in funzione a quante “zone” di cottura si utilizzano contemporaneamente. Molti piani di ultima generazione si attestano, mediamente, ad una potenza di circa 3 kw nel momento di un loro massimo utilizzo. Per farti un’idea concreta, per esempio, cuocendo contemporaneamente della pasta, del sugo e delle polpette, i consumi del piano sono compresi in un massimo di circa 1,5 kW.

Un contatore da 3 kw, quello normale delle utenze domestiche per capirci, può quindi anche bastare, se contemporaneamente non vengono utilizzati altri grandi elettrodomestici. Se invece in casa si usano molti apparecchi contemporaneamente, o se si cucinano molte pietanze e a potenza elevata, è sicuramente necessario aumentare la potenza del contatore a 4,5 o 6 Kw. Tieni conto che i piani più professionali assorbono anche 6-7 kw di potenza.

SSTEMI DI CONTROLLO

SISTEMI DI CONTROLLO. Grazie a funzioni integrate di ultima generazione che hanno oggi moltissimi modelli, come limitatori e display con cui monitorare il consumo elettrico in presa diretta, è possibile contenere la potenza secondo le proprie esigenze. Si può, per esempio, impostare un limite di potenza a 2 kW quando in casa sono in uso altri elettrodomestici, in modo che il contatore non salti. Ricordati sempre che se la potenza del piano è limitata, non potrai sfruttare tutte le zone di cottura, o al massimo potrai farlo ma con una intensità di calore minore per ognuna. Car

atteristiche, prestazioni e vantaggi del piano cottura ad induzione

VELOCITA’ di COTTURA. Anche qui, a seconda del modello scelto e della potenza impiegata, le pietanze si scalderanno con tempistiche differenti. Considera però, che proprio perchè il calore non viene disperso ma utilizzato completamente, i tempi sono piuttosto ridotti. In soli 6 minuti si può buttare la pasta.

 

Piano cottura ed induzione facilità di puliziaFACILITA’ di PULIZIA. E’ una delle caratteristiche più apprezzate del piano cottura ad induzione. Essendo una lastra perfettamente liscia, è velocissima e facile da pulire. Basta con piani cottura con bruciatori, griglie, angoli, anse, dislivelli, lunghissimi e noiosi da scrostare e far brillare … E poi l’assenza del gas garantisce già di per se’ un tipo di cottura meno sporchevole.

 

SICUREZZA. E’ il sistema di cottura più sicuro. Innanzitutto perchè esclude completamente il pericolo di fughe di gas. Allo stesso modo perchè non presenta fiamme libere, con il pericolo di scottature conseguente. Ed infine perchè anche le zone intorno a quelle di cottura rimangono fredde. Per il massimo della sicurezza, scegli un piano con un buon dispositivo di controllo: blocco  dell’accensione casuale, raffreddamento rapido una volta terminata la cottura, blocco del sistema nel caso l’acqua esca dalla pentola e finisca sulla piastra. Grande tranquillità per chi ha bambini in casa.

Caratteristiche, prestazioni e vantaggi del piano cottura ad induzione

ANIMA GREEN. Proprio perchè non prevede dispersione energetica né spreco di calore, il piano di cottura a induzione esprime valori di grande rispetto e sostenibilità ambientale. Inoltre non utilizzando combustibili fossili non immette direttamente CO2 nell’atmosfera. L’alimentazione ad energia elettrica può avvenire oggi utilizzando energia prodotta da fonti pulite e rinnovabili. 

Non a caso, nelle case di ultima generazione in Classe energetica A, è obbligatorio l’installazione del piano di cottura ad induzione.

 

COTTURA OMOGENEA. La distribuzione omogenea del calore sul fondo della pentola garantisce una cottura uniforme. E’ chiaro che, se si è abituati ad una cottura tradizionale a gas, bisognerà all’inizio prenderci un po’ la mano con potenze e tempi per eseguire alla perfezione le ricette preferite. Con un piano ad induzione si possono effettuare tutti i tipi di cottura: bollire, friggere, grigliare, umidi, soffritti ed anche scongelare.

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Perché scegliere un piano cottura ad induzione

I vantaggi principali consistono indubbiamente nella sicurezza, nella facilità di pulizia, nella qualità estetica e nella omogeneità della cottura.

Sulla economicità o meno dei consumi dipende tutto se si sono installati i pannelli solari o comunque se si è sottoscritta una tariffa valida per l’energia elettrica. ù

E’ inoltre ulteriore motivo di risparmio, nel caso in cui si abbia un riscaldamento centralizzato, non dover sottoscrivere un contratto del gas solo per un eventuale piano di cottura a gas.

 

Quanto costa un piano cottura ad induzione

Piano cottura ad induzione con cappa integrataMediamente un piano a induzione costa di più di un piano cottura a gas.

Sul mercato si trovano piani a partire dai 350,00 euro circa fino a 1.200,00 euro e più.

Il prezzo varia in considerazione di più fattori:

  • grandezza
  • potenza massima
  • funzioni
  • limitatori di potenza
  • display di controllo
  • dispositivi di sicurezza
  • eventuali accessori.

In generale, i piani con le zone di cottura “flessibili” sono più cari.

Esempio 1 – PREZZO MEDIO per un piano cottura a induzione, 4 zone fisse, cm 60×50 ca., colore nero, 6 funzioni, 3 kw potenza, display digitale, sicurezza bambino, con limitatore potenza –  540, 00 euro

 Esempio 2 – PREZZO MEDIO per un piano cottura induzione, zone cottura flessibili , cm 80×50 ca., colore nero,  15 livelli di cottura per zona, 7,2 kw potenza, display digitale, sicurezza bambino, con limitatore potenza – 980,00 euro

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Limiti e consigli d’uso

DA EVITARE. Con il piano cottura a induzione c’è una unica precauzione: non lasciare graffi. Non usare mai per la pulizia quotidiana (o straordinaria) oggetti ruvidi come la lana d’acciaio e le spugne abrasive.

Inoltre, in caso di segni di plastica fusa, di zucchero o di alimenti contenenti zucchero, toglili subito: potrebbero danneggiare il piano di cottura.

 

MANUTENZIONE.  Per pulire il piano da sporco secco è sufficiente inumidire una pezza (magari in microfibra) o una spugnetta morbida e passare delicatamente sulle zone interessate; asciugare al termine dell’operazione con un po’ di carta o un canovaccio da cucina. Se durante la cottura si sono formate macchie di grasso o di olio puoi aiutarti con un po’ di detersivo delicato: quello per i piatti va benissimo. Versane una goccia sulla spugnetta inumidita e strofina leggermente, quindi risciacqua con un panno umido e asciuga. Infine, almeno una volta a settimana, pulisci il piano con una soluzione di acqua e aceto bianco. Quando le macchie sono più resistenti, utilizza l’apposito raschietto per il vetro con una soluzione di aceto e bicarbonato. Lascia agire per qualche minuto e poi solleva le incrostazioni una volta ammorbidite.

 

Piano cottura cucina moderna

 

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