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La struttura in truciolare della cucina (e non solo)

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cucina in laminato

L’argomento di questo articolo del nostro blog è COME E’ FATTA la STRUTTURA in TRUCIOLARE della CUCINA. Le stesse spiegazioni e considerazioni valgono però anche per tutti gli altri mobili che vengono realizzati con lo stesso materiale. I pannelli con l’interno in truciolare, così come li vedrai spiegati più sotto, sono infatti il materiale con cui vengono costruiti molti dei moderni arredi: armadi, scaffalature, scrivanie, mobili bagno … Puoi quindi servirti di queste informazioni anche per valutare mobili differenti.

La prima cosa da avere ben chiara è che l’arredamento della cucina è innanzitutto quello sicuramente più soggetto a fattori fortemente usuranti. Primo tra tutti, la continua apertura e chiusura di ante e cassetti che genera un grande lavoro tra le parti. E poi la presenza in cucina di acqua, calore, vapore e molte altre sostanze che possono creare una serie di danni ai materiali presenti, come rigonfiamenti, macchie, scolorimenti o scollamento delle parti, ecc…

La cucina deve perciò avere determinate caratteristiche che garantiscano una adeguata risposta alle sollecitazioni a cui abbiamo accennato. E assicurarti così la loro durata nel tempo.

cucina struttura scoccaQUAL’E’ LA STRUTTURA  DI UNA CUCINA

Innanzitutto per struttura di una cucina si intende quella scatola che costituisce ogni modulo:  base, pensile o colonna che sia

Nei negozi di arredamento o sui blog del settore potrai sentire chiamare questa scatola scocca o cassa o fusto.

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COME PUO’ ESSERE LA STRUTTURA DI UNA CUCINA

La struttura di una cucina può essere realizzata con diversi materiali e tecnologie. Le cucine più care, quelle diciamo di lusso, sono a volte realizzate con pannelli in multistrato rivestito oppure con intelaiature  (totali o parziali) in metallo. 

La quasi totalità delle cucine di produzione normale vengono però realizzate utilizzando pannelli in truciolare.

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COM’E’ L’INTERNO DELLA STRUTTURA IN TRUCIOLARE DI UNA CUCINA


truciolare particelle legnoNella maggior parte dei casi, la struttura della cucina è costruita con pannelli di truciolare, chiamato oggi “particelle di legno”, rivestito.

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Per quanto riguarda il truciolare, la prima cosa da dire è che è un materiale composito. E’ costituito sostanzialmente da frammenti di legno impastati con un collante termoindurente e pressati a caldo.

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COSA DETERMINA LA QUALITA’ 

In funzione delle caratteristiche dei suoi “ingredienti” il truciolare può essere di qualità molto diversa:

  • truciolare grezzo spessoriin relazione alla dimensione del “truciolo”, perchè generalmente più è piccolo e più il materiale è compatto e quindi robusto
  • alla densità, cioè alla quantità di frammenti in proporzione al collante
  • al tipo di legname da cui i frammenti sono ricavati, generalmente scarti di lavorazione, che possono derivare da legname “vergine” oppure riciclato. L’impiego di legni riciclati viene valutata come positiva dal punto di vista del riuso e quindi del rispetto ambientale.  Deve però essere di sicura provenienza per non incorrere nel rischio di presenza di legni non salubri o misti ad altri inerti inquinanti
  • al tipo di colla con cui i trucioli vengono “impastati”. La colla infatti può essere più o meno performante, e quindi dare vita a pannelli, e quindi scocche, più o meno robuste e durature. E,
    elemento altrettanto importante, può essere più o meno tossica. Quasi tutti i pannelli contengono colla ureica, una sostanza che per anni e in modo continuo emette formaldeide. Questa sostanza catalogata come cancerogena dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Senza dilungarci sui dettagli scientifici, vogliamo qui sottolineare l’importanza che ha scegliere un materiale certificato a bassa emissione di formaldeide. E’ importante per la salute di tutta la famiglia, nell’ immediato e nel corso del tempo. Chiedete e verificate se i pannelli hanno qualche certificazione al riguardo. Per esempio, rispetto alla normativa CARB 93210 possono essere classificati come ULEF (a bassissima emissione) o addirittura NAF o NAUF (esenti da formaldeide, ma è un caso rarissimo)
  • agli additivi che possono essere aggiunti all’impasto, rendendolo, per esempio idrofugo (più resistente all’acqua) o ignifugo (più resistente al fuoco)
  • allo spessore del pannello, per cui uno da 18 mm, per esempio, è ovviamente più robusto di uno da 16 mm

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COM’E’ IL RIVESTIMENTO del TRUCIOLARE DELLA CUCINA 

finiture laminati nobilitatiAbbiamo detto all’inizio che il truciolare  impiegato per la realizzazione delle scocche di cucina non è grezzo. E’ RIVESTITO con una superficie che svolge la funzione di finitura estetica e di protezione dello strato interno. Ne migliora le prestazioni, e a seconda della tipologia fa prendere nomi diversi al pannello finito:

  • nobilitato melaminico, quando la “pelle” dei 2 lati è realizzata con l’applicazione di una carta melaminica. Questa è un foglio di carta sottilissimo con il “disegno” della finitura, impregnato di resine a base di melamina. Il trattamento rende la finitura resistente alle diverse aggressioni esterne. A volte viene ulteriormente protetta e completata da una verniciatura superficiale
  • laminato, quando le facce del pannello sono rivestite con delle lastre ottenute pressando fra loro strati di carta imbevuta di resine polimeriche o melaminiche oppure ancora fenoliche. Ci sono diverse tipologie di laminati in commercio, catalogati in base non soltanto alla resina principale, ma anche alle lavorazione utilizzate che esaltano alcune caratteristiche del materiale (Hpl, Cpl, Chpl, …);
  • impiallacciato, quando il sottile rivestimento superficiale è costituito da una lamina di legno (e non di carta e resine), di pochi millimetri o anche meno.

Non vogliamo qui dilungarci troppo, ma solo sottolineare che tutte e tre queste finiture soddisfano , in linea di massima, le prestazioni richieste per la cucina. Chiaramente con differenze in proporzione al livello qualitativo del prodotto e con le specifiche relative ai diversi materiali. 

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LE COLLE UTILIZZATE

Molto importanti, inoltre, per determinare la qualità del pannello delle strutture in truciolare sono anche le colle impiegate per “unire” i diversi strati.

Innanzitutto perché se non sono adatte  potrebbero dare origine in breve tempo a scollamenti, non sopportando per esempio la forte umidità o il calore presenti nell’ ambiente cucina.  Come nota generale, i collanti poliuretanici sono quelli che danno le migliori garanzie. Perciò se riesci a cogliere questa indicazione sulle schede del produttore puoi essere abbastanza tranquillo.

Anche riguardo alle colle impiegate per queste lavorazioni di “unione” valgono poi le stesse raccomandazioni fatte per il truciolare in merito alla verifica della non tossicità.

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COME DEVONO ESSERE FATTE LE LAVORAZIONI sul TRUCIOLARE

lavorazioni su truciolareL’ultima annotazione riguarda le lavorazioni a cui il pannello viene sottoposto per essere trasformato in parte della scocca della cucina. Proprio in funzione delle sue caratteristiche, il pannello deve essere tagliato e poi unito mediante spine, viti, lamelle, colle, con attrezzature e accorgimenti precisi. Infatti anche il materiale della migliore qualità non darà l’esito sperato se lavorato con metodologie sbagliate.

Per darti alcuni esempi, l’unione del truciolare con viti deve essere eseguita sempre forando e fresando la svasatura prima di inserire la vite. Questo soprattutto in prossimità dei bordi per evitare che si comportino da cuneo rompendo il margine del pannello. E ancora sappiate che la tenuta delle viti varia in funzione della loro posizione: quelle inserite perpendicolarmente al piano offrono maggiore resistenza perché fanno presa nello strato superficiale più compatto, mentre quelle inserite nello spessore trovano fibre più grossolane e meno consistenti.

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QUALITA’ e PREZZO DELLA CUCINA

Sappiamo che è comunque molto difficile valutare la qualità di una struttura in truciolare, perché molto di quello che c’è da conoscere è all’interno e non visibile. Devi però conoscere queste possibili differenze e cercare sempre di informarti al riguardo.

Devi anche essere consapevole infatti che tra un tipo e l’altro i costi variano notevolmente, e questo basta a volte per spiegare differenze di prezzo tra prodotti apparentemente identici. E’ importante conoscere quali sono quei particolari che bisogna imparare a guardare e riconoscere per valutare la QUALITA’ e il VALORE reale di quello che stiamo acquistando.

Conoscendoli puoi innanzitutto chiedere queste specifiche a chi ti sta proponendo un prodotto. E in base alle risposte puoi valutare se la qualità di ciò che stai guardano corrisponde a quella che vuoi acquistare per casa tua e se il prezzo proposto per la cucina è coerente con il reale valore del prodotto.